RE-ANIMATOR

Stuart Gordon · 1985 · 86 min
Uno studente di medicina inventa un siero per far resuscitare i morti. La formula sembra essere efficace, tuttavia presenta qualche implicazione...
Genere: Genere Genere Genere
Tag: Tag
Locandina

Valutazioni

8.7

Idea

8

Qualità

8.3

Scrittura

8

Magnet

8.1

Sensibilità

8

Tensione

7.8

Inquietudine

7.9

Atmosfera

8

Finale

8.2

Complessivo

Valutazioni per genere

7.7

comedy

8

sci-fi

8.5

zombie

Trailer

Soundtrack

Spiegazione

A cura di Costanza Degli Abbati

“Herbert West, rianimatore”, di H.P. Lovecraft è il primo racconto mai scritto dove lo zombie non resuscita più in modi inspiegabili, ma è risultato di mirati ESPERIMENTI SCIENTIFICI sui cadaveri. Gordon Stuart, qui alla sua prima regia, e l'amico produttore Brian Yuzna, raccolgono questa massiccia eredità orrorifica e ne danno una goduriosa trasposizione cinematografica. Nonostante l'ispirazione decisamente colta, Gordon e Brian non perdono mai di vista la vera essenza dello zombie movie.

Le velleità stilistiche sono poche, in favore di scelte di regia FUNZIONALI alla narrazione, con effetti speciali curati al dettaglio, squisitamente VINTAGE e di una fisicità dirompente; con sangue che fluisce in quantità industriale e con budella sparse in ogni dove; con poche ambientazioni chiare ed ICONICHE e con riprese e fotografia chiare e scorrevoli. Tutto è permeato da un’atmosfera resa TRUCULENTA da un massiccio uso della macchina del fumo e lampeggianti luci fluo, nella migliore tradizione anni ’80.

L'ospedale diventa un teatro MACABRO (tipico del grand guignol) e l’odore di disinfettante si mescola con l’altrettanto nauseabondo fetore degli zombie in decomposizione fatti di carne e sangue pronti a esplodere sulle pulitissime pareti. Corpi che sono PROTAGONISTI assoluti: prima di una mera ricerca scientifica, poi della più disarmante miseria umana. L'interpretazione stessa degli attori non si risparmia di sfociare nell’UMORISMO più nero, con scambi di battute sfuggenti che non lasciano spazio a nessun “buono” da salvare.

Tanti sono gli elementi smaccatamente FUMETTISTICI e CAMP che impreziosiscono l'opera: tutto è ESAGERATO e portato all'estremo, funzionando maledettamente bene tant’è vero che, nonostante il tono FARSESCO, non viene mai meno quel clima di STORTURA e DISAGIO che turba ed affascina lo spettatore.

Ma ciò che rende Re-Animator una pellicola fenomenale è il DOPPIO LIVELLO di lettura: Negli stessi 86 minuti coesiste lo splatter più CAFONE e scanzonato con una riflessione filosofica sul solito, vecchio cruccio dell'essere umano, che proprio non riesce ad accettare la morte. Quest'ultima frontiera anti-scientifica diventa ossessione di professori e ricercatori, per i quali il corpo, proprio ed altrui, diviene solo un MEZZO da sfruttare per superarla. Una CRITICA SOCIALE contro una scienza elitaria che sacrifica il progresso collettivo unicamente in favore dei propri, aberranti interessi. Non a caso, sangue e organi sono i medesimi: sia che si tratti di lezioni di anatomia, sia che si tratti di non-morti putrescenti.

“Succede spesso agli studenti di medicina: impazziscono” Così il Dr. Hill commenta, con pungente ironia, le dissennate teorie di Herbert West.E Re-Animator è un film che si prende tutto il dirItto di impazzire, sfociando in un magistrale delirio zombesco che manderà in sollucchero gli amanti del genere, farà sgranare gli occhi a molti e disgusterà qualcuno

Consiglio: Alla stessa distanza tra il genere puro zombie, il supernaturale e il comedy