PIOVE

Paolo Strippoli · 2022 · 95 min
Una misteriosa pioggia scatena l'aggressività dei cittadini spingendoli anche ad uccidere. Un adolescente ribelle tenta di sopravvivere all'esplosione di violenza
Genere: Genere Genere
Locandina

Valutazioni

7

Idea

7.5

Qualità

7.5

Scrittura

7

Magnet

7.5

Sensibilità

6.8

Tensione

7

Inquietudine

7

Atmosfera

6.8

Finale

7

Complessivo

Valutazioni per genere

7.5

drama

6

supernatural

Trailer

Soundtrack

Spiegazione

A cura di emanuele di filippo

"Piove" di Paolo Strippoli è un’opera SPERIMENTALE che, pur mantenendosi ancorata alle radici del glorioso fanta-horror anni ‘70 a cui si ispira e non disdegnando richiami a pellicole come “Sev7en”, per la particolare fotografia, l’eco-vengeance di “E venne il giorno” e le tematiche intimiste di Ari Aster, riesce a trovare una propria strada, raccontando il DRAMMA FAMILIARE, perno della vicenda, sullo sfondo di una Roma ostile investita dal SOVRANNATURALE.

La regia di Strippoli evidenzia una grande attenzione per i dettagli, con riprese ravvicinate che scandagliano la psicologia dei protagonisti, oppressi dalla loro INCOMUNICABILITÀ, in spazi claustrofobici e scorci di città degradati, quasi da post-apocalittici, che restituiscono una precisa ALLEGORIA sociale di disagio crescente. La fotografia sottolinea una Roma sporca di colori desaturati, intrisa di odio freddo, giocando un ruolo distintivo nel creare un’atmosfera sempre più pesante. Mammolotti dà il suo meglio nell’illuminare l’ORRORE ATMOSFERICO, concentrandosi sulle superfici bagnate creando immagini spezzate, riflessi di traumi sentimentali dei personaggi.

La colonna sonora accompagna l’emotività del film, costruendone l’identità, scegliendo timbri che evocano l’OPPRESSIONE e l’isolamento, fino alla rabbia repressa pronta ad esplodere nelle composizioni elettroniche, concentrandosi soprattutto sulla pioggia incessante, implacabile e onnipresente. La scelta di ROMA a fare da sfondo, con la sua storica bellezza e moderna DECADENZA, è più che azzeccata, un contesto congeniale per il dramma psicologico raccontato, in cui si muovono gli ottimi attori, tra cui spicca Francesco Gheghi.

Nonostante la narrazione non LINEARE, il film risulta ASFISSIANTE e surreale, indagando sul peso delle EMOZIONI non risolte, sulla difficile elaborazione del lutto e sul disagio sociale moderno, atti a distruggere relazioni e comunità intere; inoltre mixando abilmente canoni del cinema horror e profonda esplorazione psicologica, si riporta l’orrore a quella forte CRITICA SOCIALE che era in origine e che tanto si ricerca.

L’ACQUA nel film è il simbolo più potente, e viene dualizzata in maniera intelligente: se storicamente viene associata alla purificazione, qui diviene veicolo del caos, del disordine. Questo dualismo pone l’accento tra il desiderio di purificarsi e ritrovare la pace e l’incapacità patologica di superare il DOLORE dei personaggi, forse della città intera o del mondo intero.

"Piove" è un’opera che si rivela essere oro colato per il cinema indipendente italiano, una pellicola coraggiosa e ORIGINALE dalla regia preparata e lucida nei suoi intenti. Strippoli è riuscito a creare un’esperienza unica per panorama filmico, mescolando vari generi senza tradire la voglia di parlare della condizione umana in maniera schietta, RIFLESSIVA e potentemente PERSONALE

Consiglio: Per gli amanti del cinema horror italiano è un toccasana